CASTEL DI SANGRO - Atmosfera tesa a piazza plebiscito. Nel pomeriggio di oggi si terrà l’attesa seduta del consiglio comunale straordinario sollecitato dal griuppo di minoranza “Comunità Attiva“ .
Punto di discussione forte all’ordine del giorno è ancora una volta il presidio ospedlaiero sangrino. L’opposizione sollecita chiarezza, anzi la verità sulla sorte della struttura che insieme alle altre in Abruzzo avrebbe subito gravi menomazioni funzionali nell’ultimo piano redatto dalla regione.
Il sindaco Murolo, d’altro canto,vede il bicchiere mezzo pieno, perchè l’ospedale non chiude, destino riservato ad almeno altre 6 realtà.
Ha senso avere un ospedale in vita e non godere dei servizi primari?
Il consiglio straordinario, convocato per le 18, sarà un ring e la strategia di Murolo è quella di puntare sul fattore stanchezza, infatti il punto in questione è inserito cronologicamente all’ultimo posto.
Se tutto va bene, potrebbe essere discusso intorno alle 20, tuttavia, Graziani e soci chiederanno di modificare la cronologia. Già da questa prima mossa capiremo in che clima si svolegrà la seduta.
L’aula si prevede letteralmente gremita.
Intanto, pubblichaimo i testi delle lettere spedite dal Comitato Civico di Salute Pubblica alle istituzioni della Regione, relative alle azioni intraprese per salvare l’ospedale di Castel di Sangro.
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Al PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO
Sig. Giovanni Chiodi
Via Leonardo da Vinci, 6
67100 L’Aquila
Oggetto: Trasmissione di firme per la difesa dell’Ospedale di Castel di Sangro.
Signor Presidente,
siamo noi, i cittadini dell’Alto Sangro insieme ai cittadini dell’Alto Molise, dell’Alto Chietino e di altre Regioni confinanti.
Siamo gli stessi che più volte, in tante circostanze, abbiamo chiesto attenzione ai problemi della salute di questo territorio.
Siamo gli stessi che, insieme ai Sindaci più coraggiosi e responsabili, eravamo all’Aquila ad assistere al Consiglio Regionale, convocato espressamente il 1° dicembre 2009, per il rilancio dell’Ospedale di Castel di Sangro .
Con pazienza abbiamo aspettato che Lei tenesse fede alla parola: formulare, nei 60 giorni successivi a tale data, una proposta operativa per il nostro ospedale che tenesse in considerazione tutte le circostanze discusse, condivise ed approvate:
- Territorio interamente montano;
- Difficoltà di collegamenti e distanza da altri presidi ;
- Bacino di utenza di oltre 30.000 abitanti relativo ai territori Alto Sangro-Alto Molise- Alto Chietino;
- Elevate presenze turistiche , con picchi di oltre 100.000 persone, per la presenza di due parchi nazionali e di un comprensorio sciistico di rilevanza nazionale.
Ma ciò non è accaduto.
Al contrario Lei ha lavorato per ridurre il nostro ospedale a fanalino di coda dei presidi abruzzesi, con il minor numero in assoluto di posti letti !
Le previsioni per il nostro ospedale – come leggiamo sui quotidiani locali- sono:
Area MEDICA posti letto 20
Area CHIRURGICA posti letto 20
Area MATERNO IFANTILE posti letto 0
Area TERAPIA INTENSIVA posti letto 0
Area PSICHIATRIA posti letto 0
Area RIABILITAZIONE posti letto 0
Area LUNGODEGENZA posti letto 0
Questo piano è stato predisposto con una semplice calcolatrice, una di quelle con le sole quattro operazioni fondamentali, ed è stato scritto con le forbici, non con una penna.
Quanti manager, direttori amministrativi e sanitari, consulenti ed alti esperti paghiamo per ottenere un risultato che ci potrebbe dare un bambino alla licenza elementare.
Naturalmente la regola non vale per le cliniche private (convenzionate e quindi sempre pagate con i soldi pubblici) per le quali il taglio è di soli 70 posti letto, a fronte del taglio di ben 930 posti letto negli ospedali pubblici.
Quando abbiamo raccolto le firme pensavamo di dover soltanto sollecitare l’intervento dell’amministrazione comunale perché si desse attuazione a quanto ci era stato ufficialmente assicurato con atto deliberativo dalla Regione Abruzzo, e da Lei, Presidente.
Alla luce di quanto va emergendo sul piano per il riordino della rete ospedaliera le 1300 firme che Le inviamo diventano un gesto di protesta e di rimprovero: ci ha mentito , Presidente, sulle Sue reali intenzioni e noi ci sentiamo ingannati e raggirati.
Continuiamo, nonostante tutto, a chiedere con determinazione che la Regione Abruzzo rispetti l’impegno che ha assunto con noi.
I risparmi necessari per porre rimedio ai danni, ai furti, ai regali fatti alle lobby potenti della sanità privata provi, Presidente, a cercarli fra gli sperperi (prestigiose auto blu, indennità spropositate e a troppi dirigenti, aumenti di stipendi del 20% per manager ASL, nomine di vice commissari, consulenze inutili e costosissime………………..).
Se il piano elaborato rappresenta il meglio che sapete fare, se dovremo arrenderci al disinteresse e all’incapacità della politica di promuovere il progresso dando soluzioni ai problemi , a noi non resterà, probabilmente , che una unica possibilità.
Per poter assicurare emergenze ed urgenze nel nostro territorio, per poter far valere il diritto alla salute rispettando l’umanità che è in ciascun individuo, NOI chiederemo aiuto ad Emergensy, a Medici Senza Frontiere, alla Croce Rossa , che già nell’ultimo dopoguerra installò un ospedale in baracche di legno consentendo di assistere le popolazioni locali fino all’entrata in funzione dell’attuale agonizzante ospedale.
PERCHÉ IL TERZO MONDO È QUI.
Per il Comitato
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COMITATO PER LA DIFESA DELLA SALUTE
Castel di Sangro, 19 luglio 2010
Al SINDACO del COMUNE di
CASTEL DI SANGRO
E p.c. Al PREFETTO
L’AQUILA
Ai CONSIGLIERI COMUNALI
CASTEL DI SANGRO
Ai SINDACI DELL’ALTO SANGRO, ALTO MOLISE, ALTO CHIETINO
Oggetto: Raccolta di firme per la difesa dell’Ospedale di Castel di Sangro.
Signor Sindaco,
l’Ospedale di Castel di Sangro, che per oltre 60 anni ha assicurato ad un ampio territorio –Alto Sangro, Alto Chietino e Alto Molise- prestazioni e assistenza a residenti e turisti è, di fatto, in agonia.
Sebbene il vigente Piano Sanitario Regionale ne abbia riconosciuto l’importanza (valenza extra
regionale, presenza di flussi turistici elevati, zona montana) la situazione resta difficile, anzi disastrosa! Non è più tollerabile aspettare !
E’ necessario ed urgente procedere alla revoca dei provvedimenti di chiusura e il ripristino della piena funzionalità dei reparti di rianimazione, di cardiologia , di ostetricia e ginecologia; alla immediata riapertura del punto nascita (chiuso “temporaneamente” da Marzo 2007); alla realizzazione del Distretto Sanitario e del Consultorio nell’area ex GAVE in Via Sangro.
Pertanto chiediamo a Lei , in qualità di autorità di governo, l’emanazione di una ordinanza per la immediata ripresa delle attività sanitarie attualmente sospese e per la riapertura dei reparti previsti dal vigente Piano Sanitario Regionale.
In tal modo dimostrerà con i fatti la volontà di difendere il nostro ospedale!
Con la presente Le comunichiamo di aver inviato al Presidente della Regione Abruzzo, Sig. Giovanni Chiodi, la lettera -di cui alleghiamo copia- e le 1300 firme raccolte per la difesa dell’Ospedale di Castel di Sangro.
Per il Comitato
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