News Primo piano — 10 gennaio 2013
Interrogata la 14enne fotografata nuda: “Mi hanno costretta, un gioco diventato paura”

SULMONA – Quattro ore di audizione assistita ieri per la ragazzina di 14 anni fotografata nuda, le cui foto sono state pubblicate su Facebook e inviate tramite mms sui telefonini di centinaia di persone. Un “interrogatorio assistito”, a tratti drammatico e agghiacciante, quello reso agli uomini della Compagnia Carabinieri di Sulmona, dal quale sarebbero emersi particolari sconcertanti e nuovi elementi che permetteranno di ipotizzare nuovi capi di accusa nei confronti dei tre indagati: un 25enne con precedenti di polizia e due 17enni incensurati, tutti di Sulmona.

La bellissima e ingenua ragazzina, figlia di una famiglia per bene e di onesti lavoratori, è assistita dall’avvocato Alessandra Baldassarre la quale ha presenziato all’audizione insieme ad una psicologa. Nel corso dell’interrogatorio, dopo i primi comprensibili disagi, avrebbe chiamato in causa un amico e un maggiorenne, riferendo agli inquirenti in maniera chiara e dettagliata l’evolversi di questa triste e assurda vicenda che le ha procurato non pochi guai e disagi. Stando alla deposizione, la vicenda sarebbe iniziata ad inizio primavera 2012, quando un amico minorenne di Sulmona ha iniziato a corteggiarla insistentemente. La ragazzina avrebbe respinto il giovane pretendente con modi garbati, scegliendo la strada della gentilezza e del “savoir-fair”, manifestando l’intenzione di rimanere una buona amica del ragazzo, il quale ha continuato a corteggiarla manifestando l’intenzione di ricevere una sua foto “senza veli”.

Nel tempo le richieste sarebbero divenute più insistenti e il minore si sarebbe servito anche di amici e amiche in comune con la ragazza per raggiungere il suo scopo, facendo richieste tramite SMS e tramite Facebook. Dopo qualche tempo, la ragazza cede inviando al giovane pretendente una foto in abbigliamento intimo, certa che una volta appagato il desiderio del ragazzo tutto sarebbe finito lì; un’ingenuità tipica dei 14 anni che invece le è costata cara, poiché il ragazzo avrebbe iniziato a pretendere di più.

Dopo altre foto senza veli, il giovane ha iniziato a pretendere rapporti con la minore seguiti da rifiuti della ragazza. A seguito di ciò le foto sono finite sui telefonini di molti amici e conoscenti, fino ad arrivare al 25enne, anch’egli invaghitosi della bella 14enne, che dopo averle richiesto con insitenza rapporti ha iniziato a tempestarla di messaggi su Facebook. Impaurita dal maggiorenne, in considerazione della sua personalità e per timore di ritorsioni o altro,  la ragazzina ha ceduto alla richiesta di foto più audaci ma nulla di più, foto che a inizio gennaio sono finite sui social network per poi sfociare nella triste vicenda che tutti conosciamo.

Leggendo questa storia, molti potrebbero rilevare dell’assurdo e dell’incredibile, ma è d’obbligo tener conto che si tratta di una ragazzina di soli 14 anni, un età in cui il soggetto è influenzabile e ingenuo a causa della personalità e il carattere non ancora ben definiti e strutturati. I particolari resi dalla ragazzina agli inquirenti, oltre ad allargare il giro delle persone coinvolte nella vicenda di foto osè che vedrebbero coinvolte anche altre ragazzine, di fatto aggravano la situazione degli indagati e del 25enne che dovrà spiegare molte cose agli inquirenti e che si spera non nasconda dietro il suo assurdo comportamento nuovi e inquietanti scenari.

Gli investigatori intanto, in merito alla complicata vicenda stanno concentrando l’attenzione su sei persone, tra le quali due ragazzine minorenni che avrebbero avuto un ruolo molto attivo nella vicenda, in particolar modo nella divulgazione delle immagini. Già nelle prossime ore il P.M. titolare delle indagini (la Dott.ssa Aura Scarsella) potrebbe richiedere e disporre agli inquirenti nuovi interrogatori a carico di soggetti coinvolti in questa vicenda.

P. M.

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