CASTEL DI SANGRO – È iniziato oggi e proseguirà nella giornata di domani, “Terremoto: io non rischio”. Oltre 3.200 volontari di 14 associazioni nazionali di Protezione Civile allestiranno punti informativi in 215 piazze distribuite su quasi tutto il territorio nazionale, per sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico.
La campagna informativa nazionale per la riduzione del rischio sismico “Terremoto io non rischio” coinvolge per il terzo anno consecutivo il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica. I volontari e le volontarie, formatisi durante l’anno attraverso l’incontro con esperti per poi istruire a loro volta altri volontari, sono protagonisti di un percorso di diffusione della cultura di protezione civile che prosegue in queste settimane e che coinvolge nelle diverse piazze proprio le associazioni di volontariato che operano ordinariamente sul territorio. Viene così promossa la cultura della prevenzione: volontari più consapevoli e specializzati, cittadini più attivi nella riduzione del rischio.
A Castel di Sangro, per il secondo anno consecutivo, i volontari del CISAR Abruzzo, che aderisce all’ R.N.R.E. (Raggruppamento Nazionale Radiocomunicazioni Emergenza), sono presenti in centro città, fa sapere il presidente Marcello Alviani, dove verrà allestito un gazebo presso il quale i cittadini possono avere tutte le informazioni necessarie sulla riduzione del rischio sismico.
Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, sono disponibili le mappe interattive per conoscere la storia e la pericolosità sismica del nostro territorio e per individuare gli oltre duecento comuni interessati dalla campagna nel weekend del 28 e 29 settembre prossimi.
L’iniziativa è promossa dalla Protezione Civile e dall’A.N.P.A.S. (Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze), in collaborazione con l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e con ReLuis, Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Il tutto in accordo con le regioni e i comuni interessati.
Pierluigi Monaco
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