ATELETA. Dire grazie e bravi a tutti ragazzi all’ANC di Ateleta per la magnifica e significativa “giornata del ricordo” organizzata Sabato sulla “Croce del Castello di Carceres” è poco. Questi fantastici volontari, con semplicità e impegno, hanno organizzato il tutto alla perfezione, in uno scenario stupendo che ha fatto vivere ai tantissimi cittadini intervenuti, una giornata ricca di emozioni e significativa, in ricordo delle proprie origini. Molte le persone, che si sono date appuntamento in Località “Colle delle Vacche” a 1620 metri di altitudine, dove sorge la stupenda “Croce del Castello di Carceres”, realizzata per esclusiva volontà dell’Associazione Carabinieri in congedo di Ateleta.
La cerimonia è iniziata con la santa messa officiata dai parroci Don Nicola PERELLA e Don Daniel CARDENAS, sul sito, dove più di cinquecento anni fa sorgeva la chiesa dell’antico borgo dedicata a Sant’Angelo. I due parroci nel corso dell’omelia religiosa, dopo aver rivolto un pensiero e una preghiera particolare a San Lorenzo, ricordandone il martirio e il sacrificio, con le loro toccanti parole ricche di fede, hanno sottolineato l’importanza di questa giornata del ricordo, e soprattutto quanto fosse importante la presenza dei giovani in quel posto, perché i giovani sono il futuro e importante è il loro cammino di fede e di amore.
A seguire i Saluti del Presidente dell’ANC Ten. Marco Passalacqua , che lasciando trasparire un’emozione, tipicamente appartenente a chi ha saldamente impressi nell’animo valori e sentimenti, con un semplice e accorato discorso ha ringraziato tutti indistintamente, ricordando lo scopo della giornata, che sta nel far conoscere la storia e delle proprie origini, storia che attribuisce a ognuno di noi identità. Nella notte tra il 4 e 5 dicembre del 1456, ha ricordato PASSALACQUA, un fortissimo terremoto distrusse il borgo dove sorge la croce, successivamente ci furono altri 355 anni di soprusi che colpirono i sopravvissuti di quella notte, per arricchire il potere dispotico di un uomo ingiusto e dittatore chiamato FEUDATARIO.
Con l’arrivo dei francesi di Napoleone, e quindi con la legge della feudalità del 1806, e infine con il decreto del nel 1811 a firma del Re di Napoli , Gioacchino Murat, furono assegnate terre alle popolazioni e venne sancita la nascita ufficiale del nuovo comune di Ateleta”. Da alcuni anni, il territorio dove spicca la Croce è sotto la custodia del Parco Nazionale della Majella, che anche quest’anno ha concesso, insieme al Corpo forestale dello Stato, il “Nulla Osta” a procedere e rendere possibile la realizzazione della Giornata del Ricordo, dando la possibilità agli Ateletesi e non solo, di individuare in quel monumento il punto di partenza delle loro origini, e di poter finalmente rivolgere, davanti ad esso, un umile pensiero a coloro che morirono sotto la stessa roccia su cui venne edificata la loro chiesa”.
Il Vescovo Mons Angelo SPINA molto legato a questa giornata dall’estero ha mandato i suoi saluti agli organizzatori. L’Associazione Carabinieri è apolitica e molto attiva sul territorio, presente ovunque ce ne fosse bisogno, nel suo operato quotidiano sono racchiusi nobili valori e un forte attaccamento alla patria.
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