RIVISONDOLI – Imbattersi in una bufera di neve in pieno inverno sull’Altopiano delle 5 Miglia ci può stare, è cosa normale, ma  andarsi a cercare situazioni di pericolo come accaduto la notte scorsa è cosa ben diversa ed evitabile. Erano circa le due di notte e la colonnina segnava –15°, in località “vecchia pesa”, quando una giovane coppia attratta dallo stupendo paesaggio innevato  illuminato dalla luna, ottimo per scattare foto di rara bellezza, decide di lasciare la Statale 17 immettendosi in una stradina laterale innevata che adduce alle campagne e ai monti circostanti.

Percorsi alcune centinaia di metri, la coppia che viaggiava “sicura” su un veicolo 4×4, improvvisamente perde le tracce della strada interpoderale e degli altri veicoli finendo in un piccolo fossato, a pochi metri da una pozza di acqua di quelle che si creano solitamente sull’Altopiano nel periodo invernale. Inutile ogni tentativo di riprendere la marcia.

Una pattuglia del Distaccamento Polizia Stradale di Castel di Sangro, coordinato dai Sovrintendenti Ricci e Di Censo, nel transitare notava in lontananza le luci posteriori del veicolo, quindi dopo averlo raggiunto a fatica, gli prestava soccorso e lo  tirava fuori dal fosso e dai guai. Successivamente sul posto anche un’unità dei Vigili del Fuoco, avvisati in precedenza dai giovani, arrivata proprio grazie ai lampeggianti della Polizia Stradale. Solo tanto spavento e tanto gelo per i ragazzi, che avevano deciso di vivere emozioni nella neve scattando foto al paesaggio.

La Polizia, oltre a raccomandare prudenza, sconsiglia categoricamente di lasciare le strade principali e percorrere quelle di campagna nei periodi invernali, in considerazione delle difficoltà di essere localizzati in caso di difficoltà; difficoltà che spesso potrebbero essere aggravate dalle improvvise variazioni delle condizioni atmosferiche, come accaduto la notte di Natale dell’anno scorso, quando proprio la Stradale, in località Aremogna, riuscì a soccorrere miracolosamente una famiglia romana bloccata nella bufera.

P. M.