News Primo piano — 22 marzo 2013
Associazione Pescasportivi contro la centrale elettrica sul Sangro

SCONTRONE - Un forte appello rivolto a cittadini, associazioni e politici locali è stato lanciato dal presidente dell’Associazione Dilettantistica Pescasportivi Sangro, Antonio Gasbarro, affinchè tutti insieme ci si opponga al progetto presentato dalla Società “Nuova Energia Srl” di Lanciano per la derivazione di acqua pubblica ad uso di energia elettrica nei Comuni di Scontrone e Castel di Sangro.

L’Associazione, attualmente presieduta da Gasbarro, che opera da 60 anni sul territorio e raccoglie oltre 400 iscritti, ha prodotto enormi sforzi, specialmente negli ultimi anni, per far riconoscere dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subaquee, il tratto di fiume che attraversa i Comuni dell’Alto Sangro come idoneo ed ottimale campo di gara permanente per lo svolgimento di importantissime competizioni sportive a livello nazionale e internazionale. Tra queste figura la Finale del Campionato Italiano di pesca alla Trota in torrente disputatosi nel Giugno 2012, che ha portato enorme prestigio alla nostra località.

Le competizioni sportive e le attività di  pesca alla trota che si svolgono nel nostro prezioso tratto di fiume, attirano appassionati della pesca da tutta Italia e non solo, e pian piano stanno creando un interessante indotto economico a favore delle attività ricettive locali, che come si sa stanno vivendo un momento di crisi senza precedenti. “Un aspetto  importante da non sottovalutare – spiega Gasbarro – è l’impatto negativo che si avrebbe sull’ittiofauna. Il fiume Sangro è popolato dalla trota Fario autoctona (salmo truta fario), pesce d’acqua dolce che viene riconosciuto come indicatore di qualità ambientale, ma soprattutto come elemento di una biodiversità che sta scomparendo sempre più velocemente, come testimoniato anche da recenti studi ad opera dei Prof. Pier Paolo Gibertoni (veterinario), Federico Jelli (Biologo specializzato in ittiologia) e Pier Giovanni Bracchi (Docente presso la Facoltà di Medicina Veterinaria – Università di Parma – Istituto di Informatica e Biomatematica). La trota fario per il fiume Sangro e per il territorio dell’Alto Sangro, riveste una notevole importanza di valore commerciale e ricreativo. Un’ulteriore derivazione delle acque nelle modalità indicate e richieste nel progetto, comporterebbe la trasformazione in rigagnoli nei tratti interessati alla derivazione con gravi ripercussioni, in termini di ripopolamento e scarsa capacità di auto depurazione, compromettendo le peculiarità che rendono interessante e unico il nostro fiume Sangro”.

Gasbarro, che già ha cominciato ad attivarsi presso l’Università di Napoli, il WWF Abruzzo e il Comune di Scontrone, si dice deciso a presentare le sue osservazioni nei termini prescritti, sperando e confidando anche nella sensibilità delle amministrazioni comunali. Questa “battaglia”,  a nostro avviso molto giusta, deve essere sostenuta da tutti i cittadini e soprattutto dagli amministratori locali, per il bene comune, senza sottovalutare il problema, come spesso accaduto in altre circostanze.

Pierluigi Monaco

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