Seattle torna a volare
|Ti potranno tagliare le ali, ma non potranno mai impedirti di volare. Chiunque abbia vergato queste parole, probabilmente dei Seattle SuperSonics o di Shawn Kemp non ha mai sentito parlare. Forse nemmeno “The Reignmain”, al secolo Shawn Kemp che però di volare pare se ne intenda decisamente, sia sopra il ferro o, storia recente, da dietro una scrivania. Certo lascia a desiderare una frase che contempla la leggenda di Elkhart con la parola “scrivania”, ma come fosse una schiacciata in faccia, l’ex lungo dei Sonics dietro una scrivania ci si è messo per davvero con un’idea in testa, riportare a Emerald City una franchigia. Storia nota ai più, la dipartita nell’estate del 2008 dei Sonics, trasferiti dal neo proprietario Clay Bennett in quel di Oklahoma City, una ferita decisamente ancora aperta per Rain City come dimostrano gli straordinari documentari “Sonicsgate – Requiem For A Team” o del nostro Federico Buffa andato in onda su Sky.
Niente NBA però, per certi affari si sa i pezzi in verde devono abbondare, meglio dunque puntare sull’International Basketball League, lega minore ben radicata nello stato di Washington con propaggini in Canada e anche al di là dell’oceano. Un colpo a effetto, portato a termine insieme a sua moglie Marvena, che, di fatto, riporta sulla mappa dei Pro la Seattle del basket.
Il lieto evento, targato Aprile 2013 (anche se qualcosa si muoveva già dal 2010), pone sulla scena cestistica locale una realtà sicuramente suggestiva visto che in dote porta con sé i tanto amati colori giallo verde a richiamare la memoria dei Seattle SuperSonics ed il logo con lo Space Needle e il Monte Rainier sovrastati da un pallone che, ovviamente, vola. Per ora comunque, i Seattle Flight sono poco più che un branding team, ovvero un marchio in cerca di una sua collocazione sul mercato; opzione garantita dalla Lega per almeno tre anni. Per capire l’impatto sul mercato ai giallo verde è stato concesso di disputare cinque gare di stagione regolare con un record non proprio incoraggiante di una vittoria su quattro, vittoria arrivata però per 136 a 109 tra le mura amiche non della KeyArena ma del più modesto North Seattle Community College Wellness Center situato a Lakewood, nei sobborghi cittadini, contro i giapponesi del Nippon Tornadoes.
In attesa di tempi migliori, i Flight guidati dal guru locale coach Robert Brown, in sella anche per la seconda stagione, avranno il non facile compito di far breccia nei cuori dei seattleites. Per farsi largo, la franchigia ha selezionato tra gli altri quattro pro di valore come gli ex Virtus Bologna Will Controy e Marcelus Kemp (autore di un personale score di 39 punti nella gara persa contro i Vancouver Volcanoes), il play NBA Mike James, recentemente transitato per i Chicago Bulls e l’ala piccola Seamus Boxley di rientro dall’Ucraina. Per Shawn Kemp sarà un compito certamente arduo riuscire a far apprezzare alla città la nuova creatura, ma la volontà di certo non manca tanto che per seguire al meglio le sorti della franchigia si è di fatto trasferito a tempo pieno in città aprendo persino un ristorante.
Come andrà a finire non è dato sapere, se prima o poi l’NBA tornerà a Seattle con i Sonics o se ci sarà spazio per un team di NBA D-League ma per ora a volare ci pensano loro, i Fligth di Shawn Kamp, la leggenda di Elkhart che volava sopra il ferro come pochi altri al mondo.