News — 26 giugno 2013
Truffa della Fragranza, attenzione alle venditrici ambulanti di profumi

ROMA – A molti di voi sarà capitato di andare a fare la spesa in un Supermercato e dopo aver lasciato la macchina in sosta di essere avvicinati da persone che vi chiedevano elemosina o vi proponevano oggetti in vendita. Una scena che ormai rientra nella normalità, che si ripete ovunque e che solitamente vede come attori zingari o stranieri a volte, per quanto fastidiosi potessero essere in tali situazioni, innocui e incapaci di porre in essere qualsiasi azione che violi la legge a parte l’accattonaggio.

Negli ultimi tempi in molte città sta accadendo qualcosa di diverso e di molto più allarmante, che interessa soprattutto donne sole, ovvero che una volta ferme al parcheggio ad avvicinarle non sarà certo una donna mal vestita, ma due o più donne ben vestite che gli proporranno di acquistare un nuovo profumo a prezzi concorrenziali. La trappola è semplice, le persone invitano la vittima a provare la fragranza del profumo, la sua freschezza, spruzzando un “profumo” che in realtà è una sostanza che come il cloroformio, una volta “annusata”, crea stati di incoscienza facendo perdere conoscenza alla vittima. Viene così dato tempo alle gentili malfattrici di derubare la vittima di ogni oggetto di valore posseduto. Finito l’effetto della sostanza la vittima avrà solo il tempo di realizzare di aver subito un furto.

Spesso le vittime non denunciano quanto accaduto, limitandosi a raccontarlo. Molti supermercati sono stati avvisati di quanto potrebbe accadere, molti altri ancora no. Questa è solo una segnalazione di quanto potrebbe accadere, come abbiamo fatto in precedenza, certi di esservi stati utili. Solitamente il modus operandi è sempre lo stesso, chiedendo alla vittima quale profumo usasse. Dopo di questo, hanno domandato se voleva provare un campione di una nuova fragranza identico che le avrebbero permesso un risparmio grazie al prezzo molto vantaggioso.

Una donna che villeggia abitualmente nell’Alto Sangro ma residente a Roma, racconta che probabilmente avrebbe provato la fragranza se non avesse ricevuto una e-mail qualche settimana fa, avvertendola del raggiro.

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michele

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